Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra diventare troppo stretto, come se ti mancasse l'aria. A volte, ti accorgi che la routine non ti nutre più, che le aspettative altrui ti pesano come un abito scomodo, o che semplicemente il tuo cuore desidera qualcosa di diverso.
Arrivano quei momenti in cui senti che è il momento di un grosso cambiamento. È lì, lo senti, ma ancora non sai bene da dove iniziare.
Ciao sono Silvia, quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza: ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli ed emozioni. Parlo di Viaggi, interni ed esterni.
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La necessità di un cambiamento
Per molti di noi quando qualcosa non va o attraversiamo un momento di crisi, pensiamo al viaggio.
È un momento di fuga? Forse, ma sicuramente c’è la volontà di ricercare un cambiamento che ci faccia bene. In quel momento il viaggio non è solo andare da un luogo a un altro, ma un movimento interiore, un risveglio di energie di quel “bambino o bambina che abbiamo dentro” e che è stato tenuto a bada per molto tempo.
Nella vita di tutti i giorni, infatti, spesso non ci concediamo un ballo scatenato da sole in camera o un momento di puro divertimento senza motivo.
Il viaggio, invece, diventa quel modo per ritrovare quella leggerezza, per riscoprire la parte di noi che sa divertirsi senza pensieri negativi: diventa la scusa perfetta per lasciare andare il conosciuto e abbracciare l'incertezza e, soprattutto, l'incontro con noi stesse.
Certo, lasciare andare spesso non risulta essere facile perché significa rinunciare a quel senso di controllo che normalmente cerchiamo di mantenere su tutto e che ci da sicurezza. La vita è saggia e ci dimostra che le cose si incasinano sempre e vanno come devono andare.
Esperienze fuori… dalla zona di comfort
C'è qualcosa di incredibilmente potente nel fare la valigia sapendo che stai intraprendendo un viaggio in un posto che hai sognato, programmato e che ha conquistato il tuo cuore vincendo tra le altre destinazioni che erano in lizza. Se hai scelto quel posto, dico sempre che c’è sempre un perché!
Le emozioni sono tante ma quelle che predominano sono principalmente due: l’allegria per il nuovo e la paura dell’ignoto, di quella incertezza che ti attiva tutti quei pensieri del tipo “andrà tutto bene?”. L’una vuole imporsi sull’altra e quando avviene questa battaglia stai sicura che la cara amica ansia ti farà una visita.
Tuttavia, al di la della lotta, esiste lei, la spinta vitale, quell’energia o quella spinta all’intraprendenza, che fa sentire che quel viaggio, non è solo una vacanza, ma una vera e propria ricerca.
Me lo chiedo sempre: cosa significa questo viaggio per me, in questo momento?
La risposta può essere qualsiasi cosa: trovare un po' di silenzio per ascoltarmi, divertirmi, fare amicizie, o semplicemente trovare il coraggio di cambiare strada.
Non importa quale sia la tua risposta, l'importante è che ti dia sollievo e un po' di direzione. A volte, lasciare tutto alle spalle e trovarsi in un posto nuovo è proprio quello che ci serve per scoprire di cosa abbiamo bisogno.
L’Asia
Tra poco partirò per un viaggio in Asia, e per me questo significa rallentare, abbassare l'intensità. In Asia, l'idea del viaggio interiore è profondamente radicata nella cultura: pensa ai pellegrinaggi verso luoghi sacri, ai templi nascosti tra le montagne, alle spiagge che sembrano un abbraccio silenzioso.
Tutti questi luoghi non sono solo scenari bellissimi, ma anche spazi che ci invitano a sentire ciò che ci fa bene e a capire meglio quali sono i nostri limiti.
Potrei dire che il viaggio ti aiuta a ritrovare la versione migliore di te stessa, ma non credo nel fatto di avere più versioni: credo che abbiamo vari inquilini dentro di noi e che a volte uno vuol vincere su un altro (esempio aver fiducia negli altri e allo stesso tempo la paura di “essere fregati”).
A volte basterebbe solo un pò di dialogo tra di loro: il semplice mettersi davanti a uno specchio e parlarti come se davanti a te avessi un’altra persona può essere di grande aiuto.
“Senti Silvia, di cosa hai bisogno ora?”
Non sei pazza, a volte bisogna giocare con un pò di astuzia con i nostri “inquilini”.
Il mio invito è che durante il tuo viaggio, tu metta da parte:
il pensiero di quante volte hai sbagliato
il pensiero di quante volte avresti dovuto dire no e non lo hai fatto
il pensiero di quante volte ti sei trattenuta per paura di disturbare o di non essere abbastanza.
metti da parte le preoccupazioni su cosa avresti potuto fare meglio
metti da parte le preoccupazioni su quante volte hai preferito il silenzio per evitare conflitti.
Prenditi il tempo per camminare in un bosco, ascoltando solo il rumore dei tuoi passi sulle foglie, o siediti vicino a un ruscello, lasciando che il suono dell'acqua ti riporti al presente.
Non si tratta di essere pronte per prendere una determinata decisione o fare quel tipo di scelta, perché, a dire il vero, forse non lo sarai mai del tutto. Si tratta invece di ascoltare quella piccola voce dentro di te che sussurra: "È ora".
È ora di rilassarsi, è ora di cambiare strada, è ora di lasciarsi andare e fidarsi del processo, è ora di sentire tutte quelle emozioni che spesso tieni dentro e non vuoi affrontare, forse per paura di impazzire.
È ora di non credere a tutto quello che ti dicono, filtra e trattieni solo ciò che ti è realmente utile e ti fa bene.
Sperimenta!
Il viaggio ti permette di vivere esperienze che spesso non ti concedi nella quotidianità.
Parla con sconosciuti, racconta la tua vita a qualcuno che non hai mai visto prima, magari durante un lungo tragitto in solitaria. Innamorati di qualcuno, e poi permettiti anche di non esserlo più il giorno dopo.
Prova cibi nuovi, scopri sapori che non conosci, decidi di fare qualcosa di nuovo, come iscriverti a un corso di tango a Buenos Aires o cucinare un ragù per 23 persone in un ostello in mezzo al niente in Colombia.
A volte quella che tanto temi, la pazzia, è proprio quella che ti salva.
È ora di...
Lasciar perdere le scuse e cominciare a buttarti, anche se non hai idea di come andrà a finire.
Rallentare e prendere quel caffè al bar senza fare nient'altro.
Dire quel "no" che avresti dovuto dire da tempo e goderti la libertà.
Te lo dico nei commenti.
💡 Consiglio di oggi
Oggi ti invito a VIAGGIARE
Lascia spazio all'improvvisazione: non tutto deve essere pianificato. Sia in viaggio che nella vita quotidiana, lascia delle finestre aperte per l'imprevisto. È in quei momenti che spesso accadono le cose più belle.
Rallenta e respira consapevolmente: spesso siamo di corsa, sia durante un viaggio che nella vita di tutti i giorni. Rallenta il passo, fai un respiro profondo, mangia lento, concediti il tempo di vivere ogni momento con più consapevolezza.
Sperimenta: prova qualcosa che non faresti mai di solito. In viaggio, potrebbe significare assaggiare un piatto strano, mentre nella vita quotidiana potrebbe essere partecipare a un evento da sola. È nelle sfide che trovi la tua forza.
Accetta: non tutto andrà sempre secondo i piani, né in viaggio né nella vita. Impara ad accettare quando le cose non vanno come vorresti, e trova un nuovo modo di goderti l'esperienza. Spesso sono le deviazioni impreviste a creare i ricordi migliori.
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❤️ La frase motivazionale della settimana
“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà conosciuta ed entra in un'altra realtà inesplorata che somiglia al sogno” - Tiziano Terzani
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Facciamoci due risate…
💭 Pensieri finali
Bene, siamo giunte alla fine di questa newsletter, ma prima di salutarci, lasciami dire una cosa: il cambiamento fa paura, sì, ma è anche la cosa più esaltante che ci possa capitare.
Quindi, che sia per partire per l'Asia o per finalmente dire quel "no" che avresti dovuto dire da anni, fai un passo.
E ricorda: se a volte ti sembra di essere un po' pazza, forse è proprio quello il segno che stai andando nella direzione giusta.
Ci vediamo alla prossima newsletter, con cuore aperto e nuove scoperte da condividere.
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te. ❤️
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Mi sa che anche io ho bisogno di Asia dopo due anni in Sud America! Buon viaggio, goditelo tutto!
E quindi il n.4 di E' ora di.... non ce lo dici? :P