😱 Ci sei o no?
Quando mi guardo allo specchio, vedo il mio corpo, con la pelle che mi separa dal resto del mondo.
La mia mente ha i suoi modi di pensare, diversi da quelli degli altri, ma a volte mi chiedo se il mio cuore stia veramente nel mio petto o se va a zonzo, entrando e uscendo dalle vite degli altri, senza tornare del tutto in me.
È come se vivessi un pezzetto della loro vita, mettendo da parte la mia, o come se la mia vita dipendesse troppo dalla loro.
Ciao sono Silvia, quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza e ogni venerdì mattina ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli che credo preziosi e storie che ti aiuteranno a gestire al meglio la tua vita personale e professionale, mantenendo sempre in equilibrio la tua creatività e il tuo amore per i viaggi.
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L’empatia
L'empatia per me è un po' come avere un superpotere: un empatico ha la capacità di entrare nella vita di un'altra persona, sentirne le emozioni e poi uscirne diverso, spesso anche un po' scosso.
È come nel film "Ghost", ricordi? Quando Patrick Swayze entra ed esce dal corpo di Whoopi Goldberg. In quei momenti, non ci sono barriere.
Quando non si stabiliscono dei limiti chiari, finiamo per sentirci esausti.
Non serve essere un medium per provare questa profonda stanchezza; a volte, basta solo guardarsi intorno, a casa o tra gli amici, per accorgersi che abbiamo instaurato delle relazioni in cui facciamo da “spugna”, ovvero ci facciamo carico di emozioni e situazioni che in realtà non ci appartengono.
Qui è dove dobbiamo imparare a dire: “Fino a qui posso arrivare, e oltre è troppo”.
😊 Anche io sono empatica, e in passato ho spesso preso sulle mie spalle pesi che non erano miei. Non è masochismo, ma è qualcosa che succede a molte di noi empatiche: ci ritroviamo in situazioni più grandi di noi, perdiamo di vista i nostri desideri mentre cerchiamo di aiutare gli altri a realizzare i loro.
Ci sentiamo come le salvatrici, sempre pronte ad aiutare tutti, e poi chi salverà noi? 😢
Mettersi nei panni degli altri può a volte distoglierci dal prenderci cura.
Cerchiamo spesso di riempire alcuni vuoti interni aiutando gli altri, abbandoniamo il ruolo di vittima che spesso ci siamo create e, se non otteniamo il riconoscimento che speriamo, diventiamo un po' carnefici.
“Ho fatto così tanto, e non lo vede? Che ingrata!
“Nessuno apprezza davvero quello che faccio”.
😢 Questo è il pensiero che a volte ci attraversa la mente. Alcune di noi aiutano gli altri sperando, (magari senza rendersene conto), in un po' di approvazione in cambio. Costruiamo castelli in aria e poi ci sentiamo deluse e frustrate quando le cose non vanno come speravamo.
😢 Conosciamo il dolore, e non vogliamo che gli altri lo provino. Cerchiamo di risolvere i loro problemi, facciamo tutto il possibile, quando a un certo punto il nostro ego entra in gioco, con la sua arroganza e orgoglio.
Ci mettiamo su un piedistallo, e diciamo a noi stesse: “Io sono quella che capisce tutti, quella che aiuta”.
Purtroppo, questo atteggiamento può trasformarci in qualcosa di simile alla strega di Biancaneve, dove il desiderio di “vendetta” o riconoscimento può iniziare a insinuarsi.
🤗 Ci vuole tempo e lavoro su noi stesse per riconoscere questi e altri trucchi del nostro carattere. A volte, ci aggrappiamo a un risentimento, pensando di fargliela pagare in qualche modo agli altri, altre volte, ci lasciamo andare alla tristezza per alcuni giorni, per poi ritrovarci, senza volerlo, nelle stesse situazioni con persone diverse, oppure, reprimiamo completamente la nostra rabbia, che poi si manifesta nel nostro corpo, in forme fisiche di stress.
😢 Sono tutte reazioni di quel nostro caro ego, un modo per evitare di sentire il dolore e di ammettere che abbiamo anche noi una parte di responsabilità. È più facile puntare il dito verso gli altri, dire che non capiscono, che sono insensibili, piuttosto che guardare dentro di noi e riconoscere: “Non ho rispettato me stessa”, “Non ho preso il mio spazio”. È un percorso difficile, ma riconoscere queste dinamiche è il primo passo per iniziare a cambiare.
🤗 Il nostro grande lavoro, per noi che siamo empatiche, sai qual è?
È imparare a riconoscere che la nostra esistenza non è definita dal dare tutto a qualcun altro, né dall'essere sopraffatte dal lavoro o dalla sofferenza. Siamo persone complete di per sé, ricche di qualità e meriti. Ci nutriamo di emozioni, certo, ma le emozioni non sono tutto ciò che siamo: abbiamo idee brillanti, sappiamo come pianificare e realizzare, abbiamo desideri che ardono nel nostro cuore, e un amore profondo per la natura, gli animali, la condivisione con gli altri e tanto altro.
🤗 Io sono io, e tu sei tu, e questo è il bello della nostra individualità.
Ogni interazione è un'opportunità per imparare, per crescere, e poi, quando è il momento, fare un passo indietro per riflettere e ricaricarci.
Scegli di nutrirti con ciò che ti fortifica e ti fa sentire bene: ricorda, non tutte le emozioni sono benefiche, e imparare a distinguere quelle che ti nutrono da quelle che ti svuotano è parte del viaggio verso una vita più equilibrata.
💡 Consiglio di oggi
Oggi ti consiglio di essere "egoista", nel senso più positivo e curativo del termine.
Spesso, tendiamo a mettere le esigenze degli altri prima delle nostre, ma ora è il momento di invertire questa tendenza.
Pensa prima a te stessa.
Impara a dire "NO" con gentilezza ma fermezza.
Non hai bisogno di giustificarti; il tuo tempo e la tua energia sono inestimabili.
Ricordati che prendersi cura di te stessa non è egoismo, ma è essenziale per poter essere di supporto agli altri in modo sano ed equilibrato.
Crea rituali quotidiani che ti permettano di disconnetterti emotivamente, come fare una passeggiata nella natura o dedicare del tempo al silenzio.
Questi momenti di solitudine sono fondamentali per riconnetterti con te stessa, per imparare a distinguere le tue vere emozioni da quelle che potresti aver assorbito dagli altri.
"Essere egoista" significa semplicemente riconoscere e rispettare i tuoi bisogni personali, un passo vitale per mantenere la tua salute emotiva e fisica.
"Prendersi cura di sé è l'inizio della vera generosità".
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💓 La newsletter che mi ha colpito questa settimana e che ho adorato è Parole on the Road di
, pubblicazione dedicata al Viaggio, declinato in tutte le sue sfumature. «On the Road» come approccio alla vita e «Parole» come strumenti di lavoro e comprensione del mondo che ti circonda.💓 Altra newsletter che ti consiglio vivamente è quella di
Digital Journalism, per chi vuole capire un pochino di più come sta cambiando il mondo online. Puoi trovare un sacco di informazioni e meravigliosi link.💓 A proposito di empatia, mi è piaciuto un sacco questo reel sulle persone empatiche perché rende molto bene l’idea.
📝 Se spesso ti costa organizzare al meglio il tuo tempo, ti consiglio Before Sunset perché ti aiuta a programmare la tua giornata facendoti aiutare dall’AI.
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❤️ La frase motivazionale della settimana
"L'empatia non richiede che ci svuotiamo emotivamente per far spazio all'altro; richiede piuttosto che offriamo uno spazio dove entrambi possiamo essere autentici." - Brené Brown
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Credo non ci sia da aggiungere altro ahahah
💭 Pensieri finali
Siamo arrivate alla fine di questa newsletter, armiamoci di un bel sorriso e impariamo l'arte di dire "basta" quando serve.
Prenditi quel meritato spazio, senza sentirti in colpa. Ricordati, mettere te stessa prima di tutto non è da maleducate, né da egoiste, ma da intelligenti.
“Indossare il tuo giubbotto di salvataggio personale” (i tuoi limiti) che ti permette di galleggiare senza affondare nel profondo blu dell'empatia.
Tieni sempre un po' di empatia per te stessa!
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te.
Alla prossima avventura insieme! ❤️
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Molto interessante, adesso capisco di più le mie amiche empatiche! Io sono fondamentalmente egoista, ma negli anni ho acquisito anche io un po' di empatia...
Grazie infinite per la citazione Silvia! ❤️❤️❤️