Ciao sono Silvia e questa è Questione di Impermanenza, la newsletter creata pensando proprio a te e alle tue esigenze.
Ogni venerdì mattina ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli preziosi e storie che ti aiuteranno a gestire al meglio la tua vita personale e professionale, mantenendo sempre in equilibrio la tua creatività e il tuo amore per i viaggi.
Se questo non ti basta, qui trovi qualcosa in più 😉
Dai... iniziamo!
🤔 Quando non si sta più bene, si Viaggia…o si Scappa?
Tutto è iniziato dopo la mia laurea in Economia, quando ho preso il coraggio a due mani e ho deciso di intraprendere un'avventura di sola andata verso Dublino. Era una scelta audace, un desiderio di migliorare il mio inglese, di essere capace di comunicare con il mondo e di assaporare l'indipendenza e la libertà.
È curioso come volessi comunicare con il mondo senza sapere come comunicare con me stessa! Ma di questo ti parlerò più avanti.
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Un biglietto di sola andata che cambia la vita!
Quando ho lasciato l'università ero come tanti altri altri, piena di idee sul futuro ma senza una direzione chiara: sentivo che era il momento di staccare, di cercare aria fresca e di liberarmi dalla confusione. Il mio ragazzo dell'epoca mi ha incoraggiato a fare questo passo, la sua esperienza e il suo sostegno mi diedero la spinta necessaria.
E così ho preso quel biglietto di sola andata, senza sapere cosa mi aspettasse. Avevo qualche risparmio, sapevo che potevo sempre tornare indietro se le cose non fossero andate come volevo. Era solo l'Irlanda, non un paese dall'altra parte del mondo.
Ero elettrizzata dall'idea di un'avventura in solitaria, sentivo che finalmente stavo vivendo davvero.
🙂 Ma ci sono state incertezze, dubbi che mi hanno assalito. Avrei trovato lavoro? Sarei stata in grado di gestire un conto corrente in Irlanda? Come mi sarei mantenuta? E, soprattutto, avrei trovato degli amici?
Indipendentemente dalle mie resistenze interne, sapevo che quel viaggio avrebbe cambiato la mia vita, mi avrebbe aiutato a crescere.
Era il 2006, e a quel tempo gli smartphone non erano così diffusi e soprattutto non avevano le mille funzionalità che abbiamo adesso. Internet era arrivato da pochi anni anni e certamente non si parlava di nomadismo digitale o di lavorare da remoto, almeno non in Europa!
Andare all'estero significava avere un biglietto di ritorno oppure non averlo e quindi cercare lavoro con l'intenzione di rimanere più a lungo, a condizione che il paese fosse aperto a rilasciare un visto. Andare all'estero per cercare lavoro era spesso associato all'idea di emigrare, di cercare fortuna, e in un certo senso, di essere considerati un po’ "sfigati".
🙂 Nel mio caso, ammetto che prima della partenza non ho provato tristezza o il senso di essere un emigrante, ma solo grande gioia. Sognavo una vita tutta mia, lontana dalle convenzioni sociali della mia città natale e dalla tensione familiare che si era creata negli ultimi anni. Avevo bisogno di spazio e di conoscermi.
🙃 Superate le prime difficoltà, mi sono resa conto che la chiave di tutte le mie esperienze era l'adattabilità.
Vivere all'estero richiede flessibilità, la capacità di affrontare i cambiamenti e di avere un piano B che ti salva nel momento in cui le cose si mettono male!
Una delle sfide più grandi è stata convivere con persone totalmente sconosciute.
Abitudini diverse, concezioni diverse di pulizia, compromessi da trovare per vivere in armonia rispettando i propri valori. Ma condividere casa è stata un'ottima opportunità per risparmiare e per non sentirmi sola.
🙂 Certo, vivere all'estero ha i suoi alti e bassi: all'inizio, la mancanza dei prodotti italiani mi faceva sentire la nostalgia di casa, ma nel corso degli anni le cose sono cambiate, i prodotti italiani sono diventati più accessibili e ora posso trovare di tutto a prezzi ragionevoli.
Ogni città e paese ha i suoi lati positivi e negativi.
Non credere a chi ti parla solo delle meraviglie di un luogo, perché dopo l'effetto novità si scoprono anche le sue sfumature meno piacevoli. È importante essere consapevoli di entrambi e affrontarli con coraggio.
😌 Guardando indietro, mi rendo conto di quanto ho sognato e di quanto ogni piccolo traguardo raggiunto abbia alimentato nuovi sogni ancora più grandi. Quel senso di libertà e indipendenza che desideravo all'inizio non era solo un sogno, ma è diventato parte integrante della mia vita. Lontana dalla mia città natale, sono finalmente “tornata a casa”.
😌 Mi rendo conto di quanto i miei valori siano chiari per me, di come le mie relazioni con gli altri siano cambiate nel corso degli anni. È come se dentro di me ci fossero vari "inquilini" che appartengono a mondi diversi e che interagiscono tra loro, creando una magia unica dentro e fuori di me.
Un mondo irlandese, un mondo spagnolo e quello italiano, da dove provengo: i tre mondi si fondono, le esperienze si uniscono e generano saggezza.
😑 Rimango molto sorpresa quando ascolto un italiano che vive in Spagna rifiutare le sue origini!
Ho conosciuto italiani che mascherano il loro accento per sentirsi più accettati ed evitare possibili battute razziste. Ho anche conosciuto persone che hanno abbandonato la loro cittadinanza per abbracciare quella spagnola!
Tante storie di negazione, più o meno consapevoli, che nascondono un dolore interno.
Navigare senza guardare da dove siamo partiti ci fa vivere una "vita interrotta", un piacere a metà, quasi come un rapporto interrotto.
Allo stesso tempo, non siamo solo il nostro passato, siamo anche il presente e cresciamo sia grazie alle esperienze che ci nutrono, sia a quelle che non ci nutrono. Possiamo accettare le situazioni che ci portano benessere e respingere ciò che ci toglie energia, mettendo dei limiti.
💓 Questo viaggio di 17 anni è stato e continua ad essere prezioso, tanto quanto il viaggio interiore che ho deciso di intraprendere qualche anno fa proprio qui, in questa terra iberica.
Ho iniziato a guardare dentro di me, a cercare le risposte alle domande che mi ponevo, a confrontarmi con le mie paure e con le mie ansie ed ho capito che la comunicazione non era rivolta solo al mondo esterno, ma prima di tutto al mio mondo interno.
E ora, forse, almeno per me, è di tornare a casa, al mio luogo di origine!
Ma di questo te ne parlerò in una prossima edizione di Questione di Impermanenza 😃
💡 Consigli di Oggi
Il mio consiglio di oggi è semplice: VIVI!
Permettiti di poter lanciarti in piccole “avventure quotidiane” fuori dalla tua solita abitudine, e, anche se la tua voce interna ti dice “ma no dai, non è il caso!”, ricordati sempre che ogni momento è unico e irripetibile, non tornerà più!
Non permettere a quella voce di fermarti e che tu possa avere rimpianti o rimorsi, chiediti piuttosto se la scelta che vuoi fare è sana per te, che rischi può avere e se puoi far fronte alle conseguenze!😊
🎁 Qualche piccolo regalo per alleggerirti (link belli)
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💞 A settembre tornerò in Thailandia e il mio prossimo obiettivo è quello di apprendere qualcosina della loro lingua! È meraviglioso poter condividere qualcosa con la gente del posto. Questa è Preply, la pagina in cui ho trovato la mia prossima un insegnante di tailandese! Puoi trovare lezioni individuali e a differenti prezzi e in differenti lingue.
💞 Il film che mi ha emozionato questa settimana è Nimona, un’animazione che tratta un argomento molto importante: accettazione della diversità e di pregiudizi! Molto buffo e che allo stesso tempo fa pensare.
💞 Adoro gli animali e nel mio tempo libero seguo tanti account su Instagram e TikTok. I video mi rilassano e mi fanno tanto ridere 😂 Questa settimana è il turno The Magic of Pet: il reel più buffo per me è stato questo. Fiducia totale nell’umano!
💞 Ieri è stata la giornata del bacio e sinceramente non avevo mai visto due cavallucci marini, è di una tenerezza estrema! Il bacio che ti ha più emozionato quando è stato?
Se ti va, fammi sapere, fa bene condividere amore!
❤️ La frase motivazionale della settimana
“Vivo la mia vita con coraggio. Non bisogna essere eroi per fare ciò che è necessario. A volte, è sufficiente conoscere se stessi e fare un passo avanti." - Mary Anne Radmacher
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
“Viviamo principalmente di turismo”
Quando le parole assumono un significato diverso ahahaha
💭 Pensieri finali
Siamo giunte alla fine di questa newsletter.
È stato un viaggio lungo, di 16 anni, intenso, a volte difficile, ma sempre ricco di scoperte e di insegnamenti preziosi. E, come in ogni viaggio, ci sono momenti di riflessione, di assimilazione di ciò che abbiamo vissuto e appreso.
Questo è uno di quei momenti per me: un momento per fare un passo indietro e per osservare il percorso compiuto.
È necessario il momento della sosta per riconoscere quanto siamo cresciute, quanto abbiamo imparato e quanto ci siamo evolute.
Ma, come ogni sosta, è anche un momento di preparazione per il prossimo tratto del viaggio.
Un momento per raccogliere le forze, per riordinare i pensieri, per pianificare i prossimi passi. Perché il viaggio non finisce qui.
Grazie per aver condiviso con me questo tratto del viaggio.
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te.
Alla prossima avventura insieme! ❤️
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