Ciao sono Silvia e quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza, la newsletter creata pensando proprio a te e alle tue esigenze.
Ogni venerdì mattina ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli preziosi e storie che ti aiuteranno a gestire al meglio la tua vita personale e professionale, mantenendo sempre in equilibrio la tua creatività e il tuo amore per i viaggi.
Se questo non ti basta, qui trovi qualcosa in più 😉
Dai... iniziamo!
😃 Non siamo tutti uguali, questo è un dato di fatto.
Tuttavia, esiste una cosa che ci accomuna tutti: quando sentiamo dolore, sia fisico che emotivo, vogliamo allontanarci da esso il più rapidamente possibile, trovare una cura.
Per me, il viaggio è sempre stato una sorta di terapia, un modo per vedere le cose da una prospettiva più alta e, successivamente, decidere come agire. Agire o rimanere impantanati nel dolore?
IMPORTANTE: Prima di continuare ti chiedo un secondo del tuo tempo: se, dopo aver letto la newsletter, pensi che queste righe possano interessare o aiutare un’amica, un familiare, perché non la condividi? 😃 Mi faresti tanto felice.
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Il Viaggio Mostra, ma l'Azione è Necessaria
Decidere di viaggiare significa già distaccare la tua mente dal luogo in cui vivi: pianificare, proiettare, creare aspettative.
È come se fossi già nel luogo che visiterai: il tuo corpo rimane a casa, la mente vola, le emozioni cambiano, il tuo presente si alterna al futuro, vivendo in due realtà contemporaneamente.
Il viaggio inizia molto prima di quanto spesso si realizzi, e te ne accorgi solo quando, ascoltandoti, senti attivarsi l’allegria. La sorpresa e l’energia diventano prepotenti, la schiena si raddrizza e le spalle si aprono, quasi come se il tuo corpo si stesse preparando a esplorare il mondo.
Aprile 2017: Un Nuovo Inizio
💞 Nell’aprile del 2017, avevo bisogno di “scrollarmi di dosso il dolore” e adottare una nuova prospettiva verso il mondo. Silvia era sparita, non sapevo come ritrovarla ed ero carica di energie negative. Mi sentivo come un ologramma: c'ero, ma non completamente.
💔 Avevo bisogno di muovermi, che le mie gambe sentissero il fuoco, che le mie mani potessero toccare, di mangiare con gli occhi paesaggi diversi e di avere conversazioni differenti. Dovevo elaborare un amore finito che mi aveva distrutto, e non sapevo da dove iniziare. Il primo passo fu scegliere un terapeuta e, dopo due mesi, decidere di partire per la Colombia in solitaria.
La Colombia: Una Scelta del Cuore
Non saprei spiegarti perché scelsi la Colombia; sentivo che quella terra avrebbe potuto arricchirmi moltissimo con i suoi bellissimi e diversi paesaggi. Dovevo semplicemente avere fiducia nella mia intuizione, che era ancora lì, persistente. Sapevo che sarebbe stato un viaggio pieno di energia e di amore per me stessa.
🙂 Quando non sai quale decisione prendere, ascolta il tuo corpo, che è molto saggio. E così ho fatto.
✈️ L’itinerario includeva: Bogotà, Santa Marta, Cartagena de Indias, Isla Baru, per poi tornare a Bogotà. Avevo solo 12 giorni a disposizione e la Colombia, essendo un paese così vasto, non permette di visitare moltissimi luoghi avendo a disposizione così poco tempo. Dovevo fare delle scelte e così decido di alternare luoghi di pura natura, come il Parco Tayrona, a meraviglie di mare dove avrei potuto rilassarmi e prendere le cose con più calma.
A Bogotà, il primo respiro è freddo e pungente, a 3000 metri di altezza le placche in gola si fanno sentire immediatamente, ma non posso fermarmi ora.
🙃 La mia organizzazione da "ologramma"… non avevo considerato il freddo.
Eppure, l'inizio, sebbene problematico, è emblematico: la gola è il luogo della comunicazione e io, durante quell’amore tanto doloroso, non avevo stabilito chiaramente i miei limiti.
🙃 Quel mal di gola era tutto merito mio.
Arrabbiarmi ancora di più? No, è il viaggio della cura e dell'ascolto del mio corpo, quindi antibiotico.
😉 Non mi lascio abbattere e, dopo un giorno a Bogotá, prendo il volo per Santa Marta, desiderosa di visitare il Parco Tayrona, di riattivare le mie gambe e di riempirmi di energia.
👀 La mia gola mi ricorda costantemente di lasciar andare la rabbia, ma non potevo prevedere che anche l'ostello avrebbe messo alla prova la mia pazienza: una "stanza forno" che dava sulla cucina. Tuttavia, quella finestra sulla cucina non solo mi ha offerto nuovi profumi, ma anche una nuova conoscenza. Pietro, un italiano di Padova con cui, nel calore opprimente di quella stanza e condividendo storie di viaggi e cuore, decido di visitare il Parco Tayrona il giorno dopo.
🤔 Riflettendo, comprendo che la mia condizione "ologramma" attirava inevitabilmente altri "ologramma", individui immersi in situazioni vibranti su frequenze simili alle mie.
Pietro, per esempio, portava con sé il suo ologramma personale. Eppure, insieme, nella nostra insensata “incoscienza”, abbiamo osato esplorare il Parco Tayrona da soli. (E voglio sottolineare l'incoscienza, poiché il Parco Tayrona è un luogo che merita assolutamente di essere esplorato con una guida. Ma di questo approfondirò in una futura newsletter.)
Ci facevamo da specchio a vicenda, ma questa consapevolezza l’ho acquisita solo al mio ritorno.
La mia energia, quella bella e positiva, quella che mi permette di fare e decidere, si stava risvegliando, tant'è che il giorno dopo, insieme a Pietro, raggiungo il punto più alto e mistico del Parco Tayrona: la comunità indigena di Pueblito.
Qui, il mio cuore si apre, sentendo che esiste qualcosa di grande e superiore: la Pachamama. Qualcosa si risveglia e la mia cura inizia a fare effetto.
Avevo fatto tanti passi quel giorno, solo dovevo fare dei passi più profondi che toccassero la mia anima e che recuperassero la mia autostima.
Ma di questo, ne parleremo la prossima settimana.
💬 Intanto… ti invito a condividere nei commenti:
🌎 Un luogo che ha cambiato il tuo modo di vedere la vita.
❤️ Un momento durante un viaggio in cui hai lasciato andare qualcosa di pesante che portavi con te.
🤝 Un incontro che ha segnato il tuo percorso, magari inaspettatamente.
👇 Condividere una foto del tuo viaggio.
💡 Consiglio di oggi
Ascolta il tuo naso, la sede della tua intuizione, quella non mente!
Se senti che qualcosa può farti del bene, non scappare via, rimani su quel punto: pur quanto possa sembrare strano e assurda quella idea che hai appena avuto, se ti porta gioia, quella è la via!
Prendi un foglio, scrivi l’idea, fai un brainstorming, disegnala, prendi le matite e colorala.
Non appena pronuncerai “però” sappi che la tua mente vuole metterci il becco.
Osserva ciò che la tua mente ti dice e prendi solo quello che realmente può esserti davvero utile.
Appuntamenti importanti:
La volta scorsa ti ho parlato di Circolo di Donne (in spagnolo circulo de mujeres) un circolo riservato a noi donne in cui possiamo sentirci libere di esprimere le nostre emozioni e trattare diverse tematiche che riguardano la crescita personale e il benessere.
L’idea è di vederci in presenza 1 volta al mese e fare 1 incontro alla settimana online.
Dal momento che dal poll non riesco a vedere chi mi ha risposto, se sei interessata clicca qui ed io mi metterò in contatto con te!
Quest’anno sarò al TTG, alla Fiera del turismo di Rimini e porterò con me tantissime idee.
Se anche tu sei in Fiera, contattami così ci prendiamo un caffè insieme
🎁 Qualche (altro) piccolo regalo per alleggerirti (link belli)
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💓 Questa settimana ti consiglio di leggere la newsletter di
diuna lettura fresca, piacevolissima che ti fa respirare.💓 Qualche settimana fa ho scoperto Roberta, grazie al suo account Instagram Woman and the city. Anche lei sostiene il mondo femminile e il potere della condivisione. Ti invito a seguirla, scoprirai Roberta, il suo progetto fotografico ed anche altre donne che la sostengono.
❤️ La frase motivazionale della settimana
"Il viaggio verso l'autoscoperta coinvolge il passaggio attraverso le porte della percezione. - Elizabeth Gilbert
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Non credo ci sia da aggiungere altro ahahah
💭 Pensieri finali
Siamo giunte alla fine di questa newsletter, un viaggio tra le pieghe dell'anima e attraverso i paesaggi mozzafiato della Colombia.
In ogni avventura, esiste una metamorfosi dell'essere, e proprio come me, ognuna di noi può trovare la propria via di guarigione attraverso l'esplorazione e la connessione con il mondo intorno a noi.
Le nostre storie possono essere diverse, ma la ricerca di pace, comprensione e amore è universale. Pertanto, ti invito a considerare i tuoi viaggi, siano essi fisici o metafisici (interni), come un'opportunità per sperimentare, imparare e crescere.
Sono curiosa di conoscere le tue storie, gli intrecci tra i tuoi viaggi e le tue evoluzioni personali. Ti incoraggio a condividere nei commenti i tuoi pensieri, le tue scoperte creando insieme un luogo sicuro dove poter esprimere e condividere la nostra umanità.
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te.
Alla prossima avventura insieme! ❤️
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Aaaaaah grazieeee <3 <3 (E che bella puntata!) Grazie Silvia! ✨
Il viaggio come terapia, mi piace!