Ridi che ti passa
Situazioni bizzarre, surreali e comicità quando viaggio
Viaggiare da soli o in compagnia significa spesso trovarsi in situazioni inaspettate, surreali e a volte comiche: quelle situazioni che aprono la porta a un mondo di nuove possibilità e che ci rendono più ricettivi verso il diverso.
A volte mi chiedo se tutte queste esperienze stravaganti ed esilaranti succedano anche nella quotidianità, e se io sia capace di notarle. Forse accadono già, ma non ci faccio caso, troppo presa dalle mille cose da fare.
E allora, penso: chi mi impedisce di ridere di più?
Ciao sono Silvia, quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza: ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli ed emozioni. Parlo di Viaggi, interni ed esterni.
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Goffa e maldestra. Con tante risate in Sud America
Per me, il Sud America è la terra dove tutto può succedere, dove riesco a farmi coinvolgere in situazioni “bizzarre” più che in qualsiasi altro posto al mondo. Forse è la somiglianza della lingua, o forse è che, semplicemente, mi rilasso, abbassando tutte le barriere. Sta di fatto che, lì, il mio lato goffo viene fuori con una naturalezza disarmante, ed è bellissimo così.
Per farti un esempio, c'è sempre il mio solito tentativo di parlare la lingua del posto, finendo in equivoci linguistici che fanno morire dal ridere la gente del luogo. O la mia eterna capacità di “rompere” i bagni, già di per sé piuttosto malandati prima del mio arrivo. I miei amici scherzano dicendo che ho lasciato mezzo Sud America con i bagni rotti a causa del mio colon irritabile... e io? Io rido insieme a loro, perché in fondo è vero!
Quando viaggio, è come se riattivassi la Bridget Jones che è in me: quella bambina goffa che cade, si rialza e ride.
È come se ritrovassi la libertà di essere me stessa, di essere imperfetta, senza prendermi troppo sul serio. Mi piace pensare che tutto vada bene così com'è, che niente sia così grave da non poter essere affrontato con un sorriso e in quei momenti, mi sento quasi “illuminata”.
Non preoccuparti, non diventerò mai un guru; mi piacerebbe piuttosto diventare la regina dell’imperfezione. Solo al pensiero mi rilasso e sorrido.
Dov’è la candid camera?
Uno dei momenti più surreali, e che ancora oggi mi fa ridere di cuore, è accaduto a Santa Marta, in Colombia. Io e Carlo, un compagno di viaggio conosciuto in ostello, avevamo deciso di raggiungere a piedi l'entrata del Parco Tayrona. Dopo esserci persi più volte nei boschetti, abbiamo deciso di chiedere indicazioni a una signora del posto.
Lei ci guarda e, con tutta la naturalezza del mondo, si rivolge al suo cane dicendo: “Vai con loro, fagli vedere la strada!”.
Per un attimo sono rimasta incredula: avrei voluto ridere e chiederle se stesse scherzando. Ma poi ho pensato: “E se invece avesse ragione lei?” E, infatti, il cane era davvero un perfetto accompagnatore! Ancora oggi rido ripensando a quella scena.
Il compleanno in Brasile
In Brasile, durante il mio quarantesimo compleanno, sono riuscita a non pagare l'ingresso in discoteca.
Ebbene sì, se per il tuo compleanno sei in Brasile, hai tutto il diritto di non pagare l'ingresso, mostrando semplicemente la tua carta d'identità. Devo ammettere che, in un primo momento, mi sono sentita in colpa: una turista europea che non paga in Sud America?
Una voce dentro di me diceva: “Vergogna!”. Ma poi ho conosciuto due ragazzi svedesi che parlavano un perfetto portoghese e mi hanno rassicurato: “Guarda che è normale, qui è così! Non vedo perché dovresti sentirti in colpa!”.
E allora ho seguito l'usanza brasiliana, lasciando andare quel senso di colpa e godendomi la serata. È stato un insegnamento prezioso: a volte, per lasciarsi andare alla leggerezza, bisogna accettare le cose per come sono, senza farsi troppi problemi.
Famosa per una notte, in Argentina!
Una sera, a Carlos Paz, in Argentina, io e le mie amiche abbiamo deciso di andare in una delle discoteche più popolari del posto. Quella sera, il Fernet Branca aveva organizzato una specie di trivial pursuit: se rispondevi correttamente a tutte le domande vincevi un cappellino colorato.
Non potevamo immaginare che il Fernet, che qui in Italia tanti disprezzano e sicuramente non è “di moda”, fosse così popolare!
Abbiamo vinto e, indossando tutte lo stesso cappellino, siamo diventate le star della serata. Ricordo ancora le persone che cercavano di comprarci quei cappellini! Tante, tantissime risate. E ancora oggi, quel cappellino lo conservo con affetto.
Momento trash a Panama? A volte ci vuole
A volte capita di dover mettere un limite deciso anche durante un viaggio, soprattutto quando ci si trova di fronte a persone che, per cultura o per ignoranza, hanno una concezione diversa di “mettere un limite”.
Ero a Panama, diretta verso le isole San Blas, e avevo prenotato il trasporto con un'agenzia locale. Dopo quattro ore di macchina, su una strada che sembrava la Parigi-Dakar, l'autista guidava come un pazzo, ignorando il malessere generale. Nessuno aveva il coraggio di dirgli nulla, così ho deciso di diventare la minacciosa di turno: “Se non rallenti, ti vomito in testa!”.
La mia uscita ha avuto un effetto immediato: l'autista ha rallentato, e noi siamo riusciti a proseguire senza ulteriori traumi. A volte bisogna trovare il coraggio di far valere i propri limiti, anche con un po' di esagerazione.
La diversità fa ridere a Chiang Mai
Quello che noi riteniamo "normale" per un'altra cultura non lo è assolutamente: ero con Cristiano a Chiang Mai, nord della Tailandia e avevamo bisogno di prendere un taxi: a differenza delle altre volte che avevamo preso un Grab attraverso l'app, questa volta avevamo deciso di prendere un taxi fermandolo per la strada.
Io volevo cimentarmi con il tailandese che avevo imparato a scuola e forse, entrambi, volevamo fare un'esperienza diversa, più "local". La parte più divertente è stata rendersi conto che l'autista era veramente tanto incuriosito dal colorito chiaro della pelle di Cristiano: continuava a toccarlo, come se volesse assicurarsi che fosse reale.
All'inizio la situazione mi ha fatto ridere, perché l'autista rideva continuamente, sembrava quasi che stesse prendendo in giro Cristiano. Mi è piaciuta tanto l'interazione locale, perché è stata l’ennesima conferma che non esiste una normalità.
Ogni viaggio è una nuova occasione per riscoprire la leggerezza, quella capacità di non prendersi troppo sul serio, di lasciarsi andare e di accogliere l'imprevisto con un sorriso (magari anche un po' di autoironia).
Coltivare la leggerezza nelle nostre giornate non significa ignorare le difficoltà, ma scegliere di affrontarle con un pizzico di humor, come se fossimo protagoniste di una commedia.
Pensa a quelle piccole sfide quotidiane: il caffè che si rovescia proprio quando sei di fretta, il treno che arriva in ritardo, l'ombrello che decide di ribellarsi al vento. Quante volte ci capita di farci il sangue amaro?Tantissime.
E se invece provassimo a riderci su, a vedere il lato comico e imperfetto delle nostre giornate?
La leggerezza ci rende più libere, più connesse con il presente, e ci permette di non farci schiacciare dal peso delle aspettative.
Alleggerisciti!
💡 Consiglio di oggi
Oggi ti invito a VIAGGIARE
Ridi dei tuoi piccoli incidenti
Quando qualcosa va storto, se rovesci il caffè o il ti si blocca il pc, prova a prenderla con ironia. Immagina che sia una scena divertente di un film e fatti una bella risata. La risata non cambia la situazione, ma cambia come ti senti riguardo a essa.
Accogli l'imprevisto come un'opportunità
Gli imprevisti non devono essere sempre fonte di stress. Prova a vederli come un'opportunità per scoprire qualcosa di nuovo o per fare una pausa inattesa. Quando qualcosa non va secondo i piani, chiediti: "Come posso trarne qualcosa di positivo o divertente?"
Sii gentile con te stessa
Non devi essere perfetta, accogli la tua goffaggine e ricorda che l'imperfezione fa parte dell'essere umano. Quando commetti un errore, non colpevolizzarti: sei umana! Sii indulgente con te stessa e non dimenticare che l'imperfezione è un'opportunità per crescere e imparare.
Cerca le risate anche nelle giornate più grigie
Ogni giorno prova a trovare un momento per sorridere o ridere di cuore. Che sia un video divertente, una chiacchierata con un'amica o un ricordo buffo, le risate sono un antidoto potente allo stress. Fai della risata una priorità, perché rende tutto più leggero e affrontabile.
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❤️ La frase motivazionale della settimana
"Ridi quando puoi, è una medicina gratuita." - Lord Byron
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Facciamoci due risate…
💭 Pensieri finali
Alla fine, la vita è un viaggio fatto di alti e bassi, di caffè rovesciati e momenti indimenticabili. È un po' come una valigia che prepari per partire: scegli tu di cosa riempirla e come vuoi riempirla. Nessuno di noi ha il manuale per la vita perfetta e sicuramente nemmeno ne abbiamo bisogno. La perfezione è esigenza non ci fa mentre l'imperfezione che ci rende unici e umani.
Quindi, oggi ti invito a fare un piccolo esperimento: prova a trovare il lato comico in qualcosa che di solito ti farebbe sbuffare, magari anche solo una piccola sciocchezza.
Ridi, sbaglia, sii goffa e lasciati sorprendere: la leggerezza è una scelta, ed è la scelta migliore che possiamo fare.
Ci vediamo alla prossima newsletter, con cuore aperto e nuove scoperte da condividere.
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te. ❤️
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Poi sono situazioni che sono i tuoi compagni di viaggio del momento possono capire, se le racconti a chi non era con te, non fa ridere! Comunque ti capisco, uno dei motivi per cui viaggio è proprio il divertimento