Ti incuriosisce o ti fa paura?
Quando la diversità di una destinazione fa emergere emozioni
Kuala Lumpur è una città vibrante e moderna, simile a Bangkok, con enormi grattacieli che svettano nel cielo e un vero melting pot di culture, tradizioni e influenze diverse.
Ti sto scrivendo questa newsletter seduta al tavolo dell'hotel, proprio accanto alla piscina, con i grattacieli davanti a me. Ogni ponte che vedo nella città è una connessione, un invito a spingermi oltre quello che conosco, verso qualcosa di nuovo e sconosciuto. In fondo, quanti ponti invisibili attraversiamo ogni giorno senza nemmeno accorgercene?
Ciao sono Silvia, quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza: ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli ed emozioni. Parlo di Viaggi, interni ed esterni.
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Quante volte ci sforziamo per “attraversare un ponte”, ovvero per capire il punto di vista di qualcuno che ha una visione diversa dalla nostra, o quante volte ci sfidiamo nel provare qualcosa di nuovo, come durante una lezione di yoga in cui non riusciamo a stare in equilibrio nemmeno un secondo su un piede.
Tante volte in una giornata ci sforziamo per avere una connessione con noi stesse e con gli altri con l’idea di poter raggiungere piccoli o grandi obiettivi personali: a volte ci sentiamo soddisfatte altre volte meno. Una cosa è certa: se lo facciamo con “sforzo” non è farlo con il cuore. Se lo fai con il cuore allora hai fatto un passo diverso verso la tua autenticità.
Tanto e tanto diverso!
Questo multiculturalismo, che pulsa nelle strade di Kuala Lumpur, è una grande fonte di ispirazione perché mi ricorda quanto può essere meraviglioso l'incontro tra mondi diversi: a volte, il diverso ci fa sorridere, come quando assaggiamo un piatto nuovo, che unisce il dolce con il salato, come dei gamberi in salsa sweet and sour.
All'inizio due ingredienti così diversi nello stesso piatto possono sembrare incompatibili tra di loro, ma poi quel contrasto di sapori ci sorprende e ci fa scoprire quanto può essere piacevole lasciarsi stupire dall'inaspettato.
Pensa a quando ti perdi in un quartiere che non conosci e finisci per scoprire un piccolo mercato locale, pieno di colori e profumi che non avevi mai notato prima. È lì, in quei momenti di pura scoperta, che il diverso ti regala il suo lato più bello.
A volte ti mette alla prova
Altre volte, invece, il diverso ti fa sentire un po' fuori posto, con quella sensazione di disagio o inadeguatezza che ti stringe lo stomaco: paura di qualcosa che è completamente diverso da te, paura di non essere all’altezza, paura ad aprirsi al nuovo e ad avere fiducia.
Il trucco è semplice (anche se a volte è più facile dirlo che metterlo in pratica): fermarsi, osservare, prendere un respiro profondo e lasciarsi guidare dalla curiosità.
Alla fine, è proprio attraverso quei piccoli momenti di incertezza che possiamo trasformarla in una possibilità di crescita: magari, la prossima volta ti ritroverai con più sicurezza e riuscirai ad entrare in quel mercato gremito di persone che non hai avuto il coraggio di affrontare oppure a mangiare in quel ristorantino minuscolo in cui sei l’unica straniera.
È un processo e da oggi ti invito a criticarti meno per non essere riuscita a visitare qualcosa. Tutto al momento giusto, ai tuoi tempi.
Ma il viaggio non è così diverso dal resto della vita
Ogni volta che viaggio mi rendo conto che tendo a ripetermi in ciò che scrivo: il viaggio fisico è una similitudine della nostra vita e, in ogni viaggio, mi rendo conto di quanto sia prezioso introdurre qualcosa della mia quotidianità: dedicare un momento a leggere il mio libro preferito, scrivere, ballare da sola in camera, fare palestra o nuotare.
Kuala Lumpur come altre grandi città del mondo è enorme e con il suo caldo, il traffico, la quantità di persone che passeggiano, può veramente sfiancarti e stressarti.
Se uno degli scopi del viaggio è quello di rilassarsi e recuperare quella cura verso noi stesse, che senso ha stressarsi anche qui?
Puoi lasciarti andare alla visita dei luoghi caratteristici della città, ma ricorda anche che ogni momento ha bisogno della sua transizione: ogni visita, ogni momento ha bisogno di depositarsi dentro di noi per nutrirci, per contraddire le nostre convinzioni, per crearne di nuove.
Se corri da un posto all’altro, fai come nella tua quotidianità otterrai li stessi risultati, non credi?
Il viaggio non deve essere un momento parallelo della nostra vita, ma piuttosto un ponte tra il vecchio e il nuovo, un'opportunità per portare avanti ciò che amiamo e per scoprirne di nuovo, creando così una connessione più profonda con noi stesse. Quando viaggiamo, non dobbiamo dimenticare chi siamo, ma anzi, dobbiamo approfittare di quei momenti per riscoprirlo, per sentire la nostra autenticità più viva che mai.
Ciò che non conosciamo ci spaventa.
Attraversare questi “ponti” richiede la volontà di aprirsi a qualcosa di sconosciuto e di vulnerabile e non mi riferisco solo a dei ponti fisici: per tanto tempo ho pensato di poter fare tutto da sola, non chiedevo aiuto a nessuno perché pensavo di non averne bisogno, semplicemente mi consideravo una donna forte.
Col tempo ho capito che “nessuno è forte e indipendente”, ma che siamo interdipendenti e quella forza che credevo di avere era in realtà una corazza che avevo costruito per proteggermi.
Dopo tutto era la mia “strategia”, ciò che avevo imparato per “sopravvivere”, per tenermi al sicuro dalle incertezze e dalle paure. Quando ho scelto di lasciar andare quella corazza, è emersa la mia vulnerabilità e tutte le paure che avevo nascosto: è stato proprio in quel momento che ho capito che per essere autentici c’è bisogno di intraprendere un viaggio e di attraversare vari ponti, alcuni anche oscuri. ù
I miei meccanismi che avevano funzionato per tanti anni dovevano essere aggiornati.
Kuala Lumpur mi ricorda che la bellezza sta proprio lì, nel rischio di mettere un piede dopo l'altro senza sapere cosa trovare dall'altra parte: è proprio nel lasciarci attraversare dalla paura, oltre i sudori freddi, oltre le palpitazioni, il dolore di stomaco, che troviamo il coraggio di scoprire che c'è qualcos'altro. Ogni cultura e ogni parte di noi che impariamo ad accogliere diventa un tassello fondamentale che ci fa crescere.
Attento alla destinazione che scegli
Se da una parte viaggiare in un luogo sconosciuto e lontano può intimorirci, dall’altra esiste il rischio di scegliere di viaggiare nella destinazione in cui siamo già stati altre volte.
A volte scegliamo di visitare gli stessi luoghi, di vivere esperienze che ci sono familiari, solo per evitare di sentire il cambiamento e di confrontarci con l'imprevedibile, ti è mai capitato?
Ogni volta che “rinunci al nuovo”, dai spazio a quel criticone interno che hai e che diventa sempre più forte ogni volta che decidi di percorrere la stessa strada, lo stesso modo di pensare, gli stessi pregiudizi e giudizi che hai: ognuno di noi ha le sue convinzioni, ma quanto più riduciamo i giudizi verso noi e verso gli altri la nostra energia si trasforma e diventa altro. Hai un’ arma nelle mani.
Quanto più ti critichi, tanto più ti togli potere. Quanto più ti compari e critichi gli altri, tanto più ti togli il bene per te stessa. Quanto più dai ascolto a quelle critiche che ti fanno male, tanto più diventi un esserino minuscolo nel mondo.
Il Viaggio può amplificare
Se nella tua quotidianità hai la tendenza a sentirti “meno degli altri”, in viaggio può succedere di amplificare questo atteggiamento e diventare così una bambina bizzosa che vuole tutto come dice lei, oppure se hai la tendenza ad esigerti tanto, in viaggio puoi trasformarti nel super criticone di te stessa.
La paura amplifica soprattutto se si tratta di una destinazione nuova.
Certo, è più facile scegliere ciò che conosciamo, andare sempre nelle stesse località, viaggiare con le stesse persone, organizzare tutto te, ma ti immagini come sarebbe se ogni giorno tu percorressi la stessa strada per andare a lavoro, se ogni giorno fosse scandito dalla stessa routine, se tu non avessi relazioni con gli altri, se tu criticassi qualsiasi cosa o chiunque? Sicuramente non sarebbe una vita facile.
E se in questo momento ti trovi in questa situazione, non ti preoccupare, ci si passa tutti: te ne stai rendendo conto ed è già una prima grande consapevolezza.
Se ci permettessimo di sbagliare, di sentirci spaesate, di scoprire che siamo molto più di quello che pensiamo? La mente, mente.
Forse scopriremmo che il diverso non è poi così spaventoso, ma piuttosto una parte di noi che aspetta solo di essere accolta.
💡 Consiglio di oggi
Oggi ti invito ad AGGIORNARE
Aggiorna il concetto di vulnerabilità
La vulnerabilità è spesso vista come un punto debole, ma è proprio accettandola che troverai la tua vera forza. Lascia andare la corazza che ti sei costruita per anni e accogli le emozioni che emergono, anche quelle che fanno paura. La tua autenticità risiede nella tua capacità di essere te stessa, senza maschere. Inizia poco a poco, magari confidandoti con una persona di cui ti fidi o scrivendo ciò che provi su un diario.Aggiorna la respirazione
Quando l'ansia si fa sentire, concediti un momento per fermarti e respirare profondamente. Chiudi gli occhi, inspira lentamente dal naso contando fino a quattro, trattieni il respiro contando fino a quattro, e poi espira dalla bocca contando fino a sei. Trattieni il fiato contando fino a quattro a polmoni vuoti. Questa pratica semplice può aiutarti a ridurre l'intensità dell'ansia e a riscoprire la calma interiore. Come hai letto, una respirazione profonda può aiutare a trovare la forza di affrontare l'ignoto.Aggiorna la tua quotidianità
Che tu sia in viaggio o stia affrontando una nuova fase della vita, mantenere una connessione con le tue abitudini quotidiane può darti sicurezza e stabilità. Leggi il tuo libro preferito, balla nella tua stanza, fai una passeggiata o esercitati come faresti normalmente. Questo ti aiuterà a sentirti radicata e ti farà sentire più a tuo agio anche in situazioni nuove e sconosciute.Aggiorna la tua fiducia con un mantra
Un mantra che può aiutarti in questi momenti è: "Io valgo, io scelgo, posso fare tutto ciò che voglio". Ripetilo ogni volta che il critico interiore si fa sentire, ogni volta che senti la paura bloccarti. Perché sì, tu vali davvero, e hai il potere di scegliere cosa fare della tua vita.
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❤️ La frase motivazionale della settimana
“Non puoi attraversare il mare semplicemente stando fermo e fissando l'acqua” - Rabindranath Tagore
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Facciamoci due risate…
💭 Pensieri finali
Abbiamo parlato di ponti, di paura e di cambiamento, di quanto sia importante affrontare le sfide con curiosità e trovare il coraggio di attraversare ciò che ci spaventa.
Attraversare un ponte non è sempre un gesto epico: a volte è un passo incerto, altre un salto con gli occhi chiusi, o un piccolo passo tenendo la mano di qualcuno.
L'importante è non fermarsi, permetterci di sbagliare, ridere dei nostri errori e affrontare ogni incertezza con curiosità e respiro profondo.
Non c'è fretta. I ponti non scompaiono, sono lì ad aspettarci, proprio come le opportunità di crescita.
Se oggi non ti senti pronta ad attraversarli, va bene così. Respira, prenditi un momento e dire “non oggi, ma presto” è già un atto di coraggio. Magari domani quel ponte che oggi ti sembra spaventoso sarà solo un'altra strada verso la tua autenticità.
Ci vediamo alla prossima newsletter, con cuore aperto e nuove scoperte da condividere.
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te. ❤️
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Pensa che Kuala Lumpur l’ho saltata, come spesso faccio per le grandi città, però mi hai fatto venire voglia di passarci un paio di giorni!