Ciascun angolo del mondo ha la sua unicità, un mix di cultura, accoglienza e dinamiche che ti calamitano o respingono, un po' come le persone.
Ammettiamolo, spesso ci buttiamo in queste avventure senza nemmeno capire il vero perché del nostro entusiasmo.
O della nostra repulsione, per essere onesti.
Ciao sono Silvia, quella che stai leggendo è Questione di Impermanenza e ogni venerdì mattina ti farò compagnia condividendo riflessioni, consigli che credo preziosi e storie che ti aiuteranno a gestire al meglio la tua vita personale e professionale, mantenendo sempre in equilibrio la tua creatività e il tuo amore per i viaggi.
Se i miei contenuti ti hanno aiutato o ti aiutano in qualche modo puoi supportarmi, offrendomi una fetta di pizza 🍕😋
Se questa newsletter non ti basta, qui trovi qualcosa in più 😉
IMPORTANTE: Prima di continuare ti chiedo un secondo del tuo tempo: se, dopo aver letto la newsletter, pensi che queste righe possano interessare o aiutare un’amica, un familiare, perché non la condividi? 😃 Mi faresti tanto felice.
Se invece provi fastidio ogni volta che la ricevi, non temere: c’è un comodissimo tasto "unsubscribe" alla fine della e-mail.
La mia ossessione per il Brasile
Ci sono paesi nel mondo che mi inquietano, mi fanno paura, e altri che semplicemente non mi interessano.
Poi ci sono quelli che catturano totalmente la mia attenzione, che mi attraggono profondamente. È un po' come quando incontri una persona: i sentimenti e le emozioni che suscitano sono simili.
E poi ci sono le sorprese, quelle persone su cui non avevi riposto aspettative, o su cui avevi fatto un'idea basata su convinzioni e paure trasmesse, che invece si rivelano essere una meraviglia.
Il Brasile per me era un no-go, terra di pericoli e avventure troppo estreme, finché per i miei quaranta non ho deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo.
I racconti horror su sparizioni e traffici loschi avevano fatto il loro tempo; era arrivato il momento di scoprire il Brasile dei miei sogni, quello dipinto come il Paese delle Meraviglie dalle mie amiche argentine.
Le cose capitano, poi sta a te decidere...
Non è che le cose non capitano per caso, ma capitano e basta, e poi sei tu a scegliere cosa farne. Così, mentre le mie amiche argentine affrontavano i loro casini, io mi ritrovavo con un biglietto per il Brasile in mano e due opzioni: perderlo o partire da sola verso l'ignoto.
Si trattava di un viaggio di 10 giorni. Potevo farcela! Bastava applicare quelle regole di buon senso che normalmente si applicano quando si viaggia da soli in una destinazione sconosciuta: attenzione e rispetto delle regole locali.
Sentivo che il Brasile aveva un messaggio per me: IL PIACERE PER ME STESSA. Un concetto estraneo per chi, come me, era sempre stata troppo impegnata a fare la brava ragazza e ad aiutare gli altri.
Se i tuoi limiti sono un mistero, prova il Brasile!
Diciamocelo chiaro: io e i limiti non siamo mai stati sulla stessa lunghezza d'onda. Troppi limiti e mi trasformo nella reincarnazione della signorina Rottermeier, dispensando rigore a me stessa e, per osmosi, agli altri.
Pochi limiti? Ecco che mi metamorfoso in Madre Teresa di Calcutta, elargendo energie a destra e manca, tranne che verso me stessa. Il mantra sembra essere:
"Gli altri prima di tutto".
Mi sono sempre sentita appagata ogni volta che veniva riconosciuto il mio "lavoro di aiutante", quasi come se fosse una droga che mi rendeva dipendente e, allo stesso tempo, creava dipendenza nell'aiutato.
Era come pedalare: Pedala, aiuta, pedala...
Ma cosa succede se togli un ingranaggio da questa macchina ben oliata? Il terrore di perdere il controllo era reale, specialmente quando troppo divertimento potesse entrare in gioco.
Il paese del carnevale mi stava svelando un segreto: GODERSI LA VITA CON IL GIOCO.
Fino a quel momento, ben nascosta dietro il dovere, non avevo mai compreso cosa significasse davvero. Dedicarmi a momenti di puro gioco, senza preoccuparmi di cosa fare, come apparire, o del "cosa diranno", era un concetto alieno. In Brasile, tutto questo non importa: conta solo il benessere. E se non sei abituata, davanti a te si aprono due strade:
lasciarti andare completamente e innamorarti perdutamente di questo paese
restare intrappolato nel gioco della Rottermeier.
La "via di mezzo sana", quella del piacere ma senza autodistruzione, sembrava non essere un'opzione per me in quel momento. Così ho scelto il delirio, quell'ebbrezza dionisiaca che solo anni dopo, attraverso percorsi di crescita personale, avrei iniziato a comprendere appieno.
E se il bicchiere è mezzo vuoto?
Ah, quella mia costante ricerca di ciò che manca, quel "sì, ma..." che troppo spesso mi ha tenuto lontana dal pieno apprezzamento dell'attimo presente.
In Brasile, però, ho trovato la gioia del gioco, la leggerezza di vivere il momento presente senza l'ansia del domani. Potrebbe essere fatalismo? Forse. Una pratica di Gestalt? Senza dubbio. Un pizzico di incoscienza? Anche quello ha avuto il suo ruolo.
Dopo quel primo viaggio, altri quattro ne sono seguiti in Brasile, ognuno sotto l'insegna del "prendi la vita come viene". E, guardando indietro, mi rendo conto che ogni avventura seguiva un copione simile: un "innamoramento" a distanza intercontinentale, variando l'oggetto del desiderio ogni volta.
Avevo la scusa perfetta per tornare: "la saudade". Ma una volta atterrata, “l'effetto saudade” svaniva nel giro di un giorno.
L'idolo di turno scendeva dall'altare, come tutti prima di lui, e io mi tuffavo nuovamente nei colori, nei suoni, nell'accoglienza di quella terra e della sua gente, che mai mi hanno delusa con la loro creatività e calore.
Il punto di svolta è arrivato a marzo 2020, quando mi sono trovata a un passo dal rimanere bloccata in Brasile per mesi. In quel periodo di grigiore globale, ho avuto l'epifania che la mia musica interiore stonava, assalita dalla paura di dover "ballare" su una scena a me sconosciuta. E, paradossalmente, quel palcoscenico interno era il più alieno di tutti.
Ogni viaggio insegna, ogni terra svela qualcosa. E se ti senti fuori tempo, forse è solo il momento di cambiare disco.
A Cambiar de Aire!!
Quale sarà il tuo prossimo viaggio?
💡 Consiglio di oggi
Ti invito prenderla diversamente perché “la vida es un carnaval”
Trova il tuo "Brasile" interiore: Non serve attraversare l'oceano per scoprire il piacere e la gioia di vivere. A volte, basta un piccolo gesto quotidiano, come gustarsi un caffè in silenzio o camminare a piedi nudi sull'erba. Ricorda, il piacere è personale e non richiede un visto!
Equilibrio tra dare e ricevere: Se tendi a trasformarti in Madre Teresa ogni volta che qualcuno ha bisogno, ricorda che anche tu meriti di ricevere. Non è egoismo, è sopravvivenza. Prima metti la maschera a te stesso in caso di decompressione, poi agli altri.
Danza con i tuoi limiti: Impara a ballare samba con i tuoi limiti, invece di combatterli. A volte, un passo indietro è necessario per prendere la rincorsa. E se inciampi? Alza la polvere, ridici su e ricorda che ogni caduta è un'opportunità di imparare un nuovo passo.
Indipendenza emotiva, costruisci la tua felicità: Se ti ritrovi spesso in attesa che qualcuno riempia il tuo bicchiere emotivo, forse è il momento di imparare a versarti da bere da sola. L'indipendenza emotiva non significa isolarsi, ma riconoscere che la fonte della tua felicità e del tuo benessere risiede innanzitutto in te. Esplora i tuoi interessi, coltiva le tue passioni e scopri che cosa ti rende veramente felice.
Cerca equilibrio, non estremi: Invece di oscillare tra il tutto e il niente, tra il bianco e il nero, cerca il punto intermedio: non metterti troppa pressione, ci sono mille sfumature.
Se trovi utili i miei contenuti puoi supportarmi offrendomi una fetta di pizza!
🎁 Qualche (altra) piccola condivisione per alleggerirti (link belli)
💓 IL FILM, da vedere, che mi ha commosso, colpito e agitato le budella, è proprio lui “Poor Things - povere creature”. Non solo un inno alla libertà di essere, non solo un inno al femminismo ma anche e soprattutto un invito a essere se stessi, senza paura del giudizio.
✈️ Viaggiare in sicurezza e senza preoccupazioni si può! Ti ricordo che hai a disposizione uno sconto HEYMONDO per i tuoi prossimi tuoi viaggi!
Puoi acquistare la tua assicurazione di Viaggio con un 10 % di sconto!
Assistenza in caso di bisogno, interamente in italiano senza tirar fuori un centesimo.
Non perderti questo sconto!
💓 La newsletter che ti consiglio questa settimana è
Tra le tante, mi hanno colpito la frase in una delle sue pubblicazioni: “cerco sempre molto questa dimensione nella vita e nel viaggio. Mi piace incontrare la spiritualità degli altri e, attraverso di essa, esplorare la mia. Sono totalmente d’accordo con Cristina. Meravigliosa!💓 La serie che ho iniziato a vedere questa settimana è Griselda Blanco su Netflix: non conoscevo la storia di questa donna così “tenace” e allo stesso tempo spietata. Pensa che Pablo Escobar la temeva!
💓 La mia canzone di questa settimana è I will wait
❤️ La frase motivazionale della settimana
“Non esistono giorni uguali: ogni mattina porta con sé una particolare meraviglia, il suo miracolo." - Oriana Fallaci"
😂 Che ne dici di un po' di ironia?
Facciamoci due risate..
💭 Pensieri finali
Siamo arrivate alla fine di questa newsletter, e spero che il viaggio sia stato almeno la metà divertente di un corso accelerato di samba.
La vita ci invita a ballare ogni giorno, anche se talvolta ci sentiamo goffi come pinguini su una pista da ballo o le circostanze ci fanno fermare il ballo, inciampando nei nostri stessi piedi. Ma, davvero, a chi importa? La vita non è un talent show e, fortunatamente, nessuno sta tenendo il punteggio.
Se oggi ti sei svegliata sentendoti fuori posto, prendilo come un segnale per cambiare ritmo, esplorare nuovi passi, e abbracciare gli errori con gentilezza. E se domani il ritmo della vita sembra correre troppo veloce, ricorda che puoi sempre rallentare la musica, o meglio ancora, creare una melodia tutta tua.
Dopotutto, cosa sarebbe la vita senza quel pizzico di improvvisazione?
Alla prossima newsletter, continueremo a danzare tra le parole.
Fino ad allora, conserva il ritmo nel cuore e un sorriso pronto sulle labbra, anche quando la vita sembra farci fare una pausa dal nostro ballo quotidiano..
Se hai bisogno di supporto non esitare a contattarmi. Sono qui per te.
Alla prossima avventura insieme! ❤️
Ti è piaciuto questo numero di “Questione di Impermanenza”?
Se hai letto questo numero dal sito puoi riceverla anche via email iscrivendoti qui sotto.
Non sono ancora stata in Brasile, ho un po’ paura effettivamente, mi hai quasi convinto!